“Sta nella natura stessa del viaggiare il fermarsi” e ha proprio le sfumature di un viaggio il percorso segnato dai ricordi raccontati dall’autore.
La memoria è come un grande libro che conserviamo dentro di noi, che alimentiamo e scriviamo ogni giorno e riscopriamo nei momenti più intimi.
Quello di Paolo Ferro è un libro a immagini colorate, come gli aquiloni protagonisti di uno dei momenti-racconto del romanzo.
Momenti-racconto perché sono come brevi pagine di diario, alla luce degli anni trascorsi, una sorta di autobiografia per libere associazioni, che si prendono il tempo breve della storia presente.
“Io mi ricordo” è un tessere emozioni, sensazioni, domande e dubbi. Un proporsi di risposte che affiorano solo ora in età adulta alle curiosità del bambino.
Nell’infanzia la ricerca è essenziale, la scoperta di ogni piccola entità del mondo dà senso alle giornate. Quel senso che purtroppo, forse poi si perde.
Attraverso i ricordi della terra, del lago sempre sullo sfondo, della forza degli elementi naturali come il vento, la pioggia e della magia di entità eterne come le stelle, arriva fino a noi l’insegnamento più puro.
E’ quello che filtra attraverso la figura della nonna, colei che come tutti gli anziani custodisce e custodirà sempre un segreto.
L’insegnamento è volto a spingerci a non perdere la curiosità di bambini, a cogliere dall’ambiente e dalle sue creature, dalle persone che incontriamo quanto più ci è possibile.
Tutto questo costituirà il nostro segreto, per una naturale magia lo trasmetteremo a chi verrà.
Sonia Bucciarelli
sabato 5 settembre 2009
domenica 7 dicembre 2008
Avezzano: Grande successo per la presentazione di “Io mi ricordo” di Paolo Ferro
Avezzano - Grande successo per “Io mi ricordo”, il libro di Paolo Ferro edito dalle Edizioni Tabula fati di Marco Solfanelli, presentato qualche giorno fa ad Avezzano nella Nuova Libreria Editrice, curata da Rita Marianetti e Manuel D'Amico. Paolo Ferro, nato ad Avezzano nel 1965, laureato in Economia e Commercio, al momento è un allenatore di calcio ma è uno scrittore esordiente che sta ultimando gli studi di scienze motorie e di chitarra classica presso il Conservatorio musicale di Pescara. Il viaggio che ha intrapreso con questo libro, è altamente simbolico e si rivolge a chi conosce l’emozione di viaggiare nel tempo della propria biografia sfogliando un album di vecchie fotografie. “tale emozione, dice l’autore, la ritroverà leggendo questo romanzo della memoria dal tono lirico e intimista.” L’autore è un artigiano che usa il filo dei ricordi per rilegarne le pagine, per tessere storie di mondi invisibili, fiabe e leggende, che ogni tanto si fa cantastorie per intonare canzoni e nenie popolari o per raccontare di quando l’amore arrivò sulla terra, portato dalle stelle e dal vento.
Un viaggio per immagini nei luoghi dell’infanzia di un bambino che s’affaccia alla vita e muove i primi passi sulla via della conoscenza attraverso l’osservazione e l’ascolto di una Natura potente che ammalia e stupisce. Il vento, le nuvole, le gocce di pioggia sono i suoi compagni di giochi, i labirinti per le formiche costruiti con le scatole di cartone diventano metafora della condizione dell’uomo e del suo cammino sulla terra. Il successo del libro, ce costa solo 8 euro, è già assicurato solo a vedere le vendite, salite vertiginosamente in pochi giorni.
B.Z.
domenica 07 dicembre 2008
http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=13159
Un viaggio per immagini nei luoghi dell’infanzia di un bambino che s’affaccia alla vita e muove i primi passi sulla via della conoscenza attraverso l’osservazione e l’ascolto di una Natura potente che ammalia e stupisce. Il vento, le nuvole, le gocce di pioggia sono i suoi compagni di giochi, i labirinti per le formiche costruiti con le scatole di cartone diventano metafora della condizione dell’uomo e del suo cammino sulla terra. Il successo del libro, ce costa solo 8 euro, è già assicurato solo a vedere le vendite, salite vertiginosamente in pochi giorni.
B.Z.
domenica 07 dicembre 2008
http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=13159
mercoledì 3 dicembre 2008
Presentazione: IO MI RICORDO di Paolo Ferro (Avezzano, Sabato 6 Dicembre, ore 17:30)
La Nuova Libreria Editrice
(Avezzano - Corso Della Libertà n. 110)
Sabato 6 Dicembre - Ore 17:30
Presentazione del romanzo di Paolo Ferro: IO MI RICORDO (Edizioni Tabula fati)
a cura di Rita Marianetti e Manuel D'Amico
Saranno presenti l'Autore e l'editore Marco Solfanelli
(Avezzano - Corso Della Libertà n. 110)
Sabato 6 Dicembre - Ore 17:30
Presentazione del romanzo di Paolo Ferro: IO MI RICORDO (Edizioni Tabula fati)
a cura di Rita Marianetti e Manuel D'Amico
Saranno presenti l'Autore e l'editore Marco Solfanelli
lunedì 10 novembre 2008
Presentazione: IO MI RICORDO di Paolo Ferro (Lanciano, Sabato 15 Novembre, ore 18:00)
La Nuova Libreria Editrice
(Lanciano - Corso Trento e Trieste n. 39)
Sabato 15 Novembre - Ore 18,00
Presentazione del romanzo di Paolo Ferro: IO MI RICORDO (Edizioni Tabula fati)
a cura della dr.ssa Angela De Nittis
Saranno presenti l'Autore e l'editore Marco Solfanelli
(Lanciano - Corso Trento e Trieste n. 39)
Sabato 15 Novembre - Ore 18,00
Presentazione del romanzo di Paolo Ferro: IO MI RICORDO (Edizioni Tabula fati)
a cura della dr.ssa Angela De Nittis
Saranno presenti l'Autore e l'editore Marco Solfanelli
sabato 18 ottobre 2008
RECENSIONE di Renzo Montagnoli
Già il titolo dice molto, perché quel “ Io mi ricordo” è una riscoperta nei meandri della memoria di un tempo passato, quello dell’infanzia dell’autore.
Ma questa narrazione autobiografica è molto di più di un semplice ripasso di fatti ed eventi accaduti tempo fa, perché è un’opera volta a rispondere a tante domande sulla vita e sul suo mistero, soprattutto con una graduale percezione del proprio “io”.
Oserei dire che è una scrittura dell’anima, della componente nascosta in noi e che opportunamente stimolata si rivela in tutta la sua grandezza e in tutta la sua capacità di colloquiare oltre il tangibile, avvicinandoci inconsciamente all’Assoluto.
Diviso in capitoletti che presentano la piacevole caratteristica della consecutività, grazie al fatto che ognuno termina con un concetto che poi viene ripreso all’inizio del successivo, questo libretto di 128 pagine ha il pregio non trascurabile di avvincere con gradualità, perché è come se l’autore, sempre presente, fosse lì davanti a noi, con i suoi ragionamenti, con le sue riflessioni che partono dal ricordo analizzato con la coscienza del presente.
Questa tecnica poteva costituire un motivo di appesantimento, che tuttavia è stata abilmente evitata grazie a un’innata vena poetica che dona leggerezza ai periodi, pur nella profondità dei concetti espressi.
“ Sopra quei monti ho imparato a guardare oltre il dono, la mano.
E’ salendo che ho toccato il cielo. Salendo, che mi sono calato dentro.
Si sale per contemplare e per scendere migliorati, pronti a portare il meglio fino a valle, fino al punto più basso, per donargli un pezzetto del cielo lontano e farlo fiorire.”
Ecco, in una visione mistica, sembra che sia l’anima a parlare, con soave lievità, e non è l’unico periodo che presenta tali caratteristiche, che sono invece proprie dell’intera opera.
Si ripropongono così gli insegnamenti dei vecchi in una logica che permette di sapere chi siamo solo se non ignoriamo ciò che siamo stati e chi è stato prima di noi.
“- Il lampo si vede ma non si sente, il tuono si sente ma non si vede” sussurrai a mia nonna che si era approssimata al letto per coricarsi.”
Semplice e logico, vero? Anzi, la frase considerata avulsa dal discorso può anche far pensare a un bambino incolto.
E invece, proseguendo con la risposta della nonna, si può benissimo capire il vero significato di questo periodo, che quindi non è così scontato come sembra. “ - E’ semplice, - mi rispose, - ma come tutte le cose semplici, che sono le più belle, spesso passano inosservate e si finisce per non comprenderle. Ecco perché è importante imparare ad ascoltare e osservare: per non restare al buio nella vita.”
Pagina dopo pagina cominceremo a riflettere anche noi, a cercare di rispondere alle domande di un bambino ripescate dalla memoria con l’esperienza di un adulto.
Ci accorgeremo così che sono quesiti che inconsciamente ci poniamo e a cui o diamo risposte scontate o non le diamo affatto.
Condotti per mano con intuizioni poetiche ci lasceremo affascinare da questo dialogo della memoria e riscopriremo anche la nostra, ci sentiremo uniti con l’autore, testimoni di un percorso da svelare insieme.
Nell’apprendere o nel ricordare di come si faceva il pane in casa, oppure di come si giocava, ritornerà un pezzo della nostra vita, con la consapevolezza che ora siamo così perché allora eravamo così.
Io mi ricordo, di Paolo Ferro, è un autentico gioiello, da leggere e da meditare, e che ha il pregio di infondere tanta serenità.
http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&c=&det=4106&valRcc=dGFidWxhIGZhdGk=
Ma questa narrazione autobiografica è molto di più di un semplice ripasso di fatti ed eventi accaduti tempo fa, perché è un’opera volta a rispondere a tante domande sulla vita e sul suo mistero, soprattutto con una graduale percezione del proprio “io”.
Oserei dire che è una scrittura dell’anima, della componente nascosta in noi e che opportunamente stimolata si rivela in tutta la sua grandezza e in tutta la sua capacità di colloquiare oltre il tangibile, avvicinandoci inconsciamente all’Assoluto.
Diviso in capitoletti che presentano la piacevole caratteristica della consecutività, grazie al fatto che ognuno termina con un concetto che poi viene ripreso all’inizio del successivo, questo libretto di 128 pagine ha il pregio non trascurabile di avvincere con gradualità, perché è come se l’autore, sempre presente, fosse lì davanti a noi, con i suoi ragionamenti, con le sue riflessioni che partono dal ricordo analizzato con la coscienza del presente.
Questa tecnica poteva costituire un motivo di appesantimento, che tuttavia è stata abilmente evitata grazie a un’innata vena poetica che dona leggerezza ai periodi, pur nella profondità dei concetti espressi.
“ Sopra quei monti ho imparato a guardare oltre il dono, la mano.
E’ salendo che ho toccato il cielo. Salendo, che mi sono calato dentro.
Si sale per contemplare e per scendere migliorati, pronti a portare il meglio fino a valle, fino al punto più basso, per donargli un pezzetto del cielo lontano e farlo fiorire.”
Ecco, in una visione mistica, sembra che sia l’anima a parlare, con soave lievità, e non è l’unico periodo che presenta tali caratteristiche, che sono invece proprie dell’intera opera.
Si ripropongono così gli insegnamenti dei vecchi in una logica che permette di sapere chi siamo solo se non ignoriamo ciò che siamo stati e chi è stato prima di noi.
“- Il lampo si vede ma non si sente, il tuono si sente ma non si vede” sussurrai a mia nonna che si era approssimata al letto per coricarsi.”
Semplice e logico, vero? Anzi, la frase considerata avulsa dal discorso può anche far pensare a un bambino incolto.
E invece, proseguendo con la risposta della nonna, si può benissimo capire il vero significato di questo periodo, che quindi non è così scontato come sembra. “ - E’ semplice, - mi rispose, - ma come tutte le cose semplici, che sono le più belle, spesso passano inosservate e si finisce per non comprenderle. Ecco perché è importante imparare ad ascoltare e osservare: per non restare al buio nella vita.”
Pagina dopo pagina cominceremo a riflettere anche noi, a cercare di rispondere alle domande di un bambino ripescate dalla memoria con l’esperienza di un adulto.
Ci accorgeremo così che sono quesiti che inconsciamente ci poniamo e a cui o diamo risposte scontate o non le diamo affatto.
Condotti per mano con intuizioni poetiche ci lasceremo affascinare da questo dialogo della memoria e riscopriremo anche la nostra, ci sentiremo uniti con l’autore, testimoni di un percorso da svelare insieme.
Nell’apprendere o nel ricordare di come si faceva il pane in casa, oppure di come si giocava, ritornerà un pezzo della nostra vita, con la consapevolezza che ora siamo così perché allora eravamo così.
Io mi ricordo, di Paolo Ferro, è un autentico gioiello, da leggere e da meditare, e che ha il pregio di infondere tanta serenità.
http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&c=&det=4106&valRcc=dGFidWxhIGZhdGk=
martedì 14 ottobre 2008
Presentazione: IO MI RICORDO di Paolo Ferro (Montesilvano, sabato 18 ottobre)
Montesilvano, Sabato 18 ottobre - Ore 18,00
presso la Libreria “Book Cafè”
Via Vestina 130 di Montesilvano
sarà presentato il romanzo di Paolo Ferro: IO MI RICORDO (Edizioni Tabula fati)
a cura del prof. Alberto Pavone
Saranno presenti l'Autore e l'editore Marco Solfanelli
Scheda del libro:
Chi conosce l’emozione di viaggiare nel tempo della propria biografia sfogliando un album di vecchie fotografie, la ritroverà leggendo questo romanzo della memoria dal tono lirico e intimista.
L’autore è un artigiano che usa il filo dei ricordi per rilegarne le pagine, per tessere storie di mondi invisibili, fiabe e leggende; che ogni tanto si fa cantastorie per intonare canzoni e nenie popolari o per raccontare di quando l’Amore arrivò sulla Terra, portato dalle stelle e dal vento.
Un viaggio per immagini nei luoghi dell’infanzia di un bambino che s’affaccia alla vita e muove i primi passi sulla via della conoscenza attraverso l’osservazione e l’ascolto di una Natura potente che ammalia e stupisce.
Il vento, le nuvole, le gocce di pioggia sono i suoi compagni di giochi, i labirinti per le formiche costruiti con le scatole di cartone diventano metafora della condizione dell’uomo e del suo cammino sulla Terra.
Paolo Ferro è nato ad Avezzano (Aq) nel 1965. Scrittore esordiente, laureato in Economia e Commercio, sta ultimando gli studi di Scienze motorie e di chitarra classica presso il Conservatorio musicale di Pescara. Ha lavorato come speaker radiofonico in varie emittenti. Come pittore ha partecipato a esposizioni individuali e collettive. Impegnato nel sociale, la sua attuale professione è quella di allenatore di calcio.
Paolo Ferro
IO MI RICORDO
Presentazione di Emilia Longheu
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-153-2]
Pagg. 128 - € 8,00
http://www.io-miricordo.blogspot.com/
http://www.edizionitabulafati.it/iomiricordo.htm
presso la Libreria “Book Cafè”
Via Vestina 130 di Montesilvano
sarà presentato il romanzo di Paolo Ferro: IO MI RICORDO (Edizioni Tabula fati)
a cura del prof. Alberto Pavone
Saranno presenti l'Autore e l'editore Marco Solfanelli
Scheda del libro:
Chi conosce l’emozione di viaggiare nel tempo della propria biografia sfogliando un album di vecchie fotografie, la ritroverà leggendo questo romanzo della memoria dal tono lirico e intimista.
L’autore è un artigiano che usa il filo dei ricordi per rilegarne le pagine, per tessere storie di mondi invisibili, fiabe e leggende; che ogni tanto si fa cantastorie per intonare canzoni e nenie popolari o per raccontare di quando l’Amore arrivò sulla Terra, portato dalle stelle e dal vento.
Un viaggio per immagini nei luoghi dell’infanzia di un bambino che s’affaccia alla vita e muove i primi passi sulla via della conoscenza attraverso l’osservazione e l’ascolto di una Natura potente che ammalia e stupisce.
Il vento, le nuvole, le gocce di pioggia sono i suoi compagni di giochi, i labirinti per le formiche costruiti con le scatole di cartone diventano metafora della condizione dell’uomo e del suo cammino sulla Terra.
Paolo Ferro è nato ad Avezzano (Aq) nel 1965. Scrittore esordiente, laureato in Economia e Commercio, sta ultimando gli studi di Scienze motorie e di chitarra classica presso il Conservatorio musicale di Pescara. Ha lavorato come speaker radiofonico in varie emittenti. Come pittore ha partecipato a esposizioni individuali e collettive. Impegnato nel sociale, la sua attuale professione è quella di allenatore di calcio.
Paolo Ferro
IO MI RICORDO
Presentazione di Emilia Longheu
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-153-2]
Pagg. 128 - € 8,00
http://www.io-miricordo.blogspot.com/
http://www.edizionitabulafati.it/iomiricordo.htm
mercoledì 8 ottobre 2008
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